ALLERTA PERICOLI INFORMATICI Truffe online : come difendersi

Attenti alla truffa del vaglia postale

Attenti alla truffa del vaglia postale
Scritto da gestore

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I truffatori prendono di mira chi vende beni su internet, poi propongono un pagamento tramite vaglia postale.

Attenti alla truffa del vaglia postale. Si tratta di una nuova modalità di truffa molto conosciuta nel Nord Est Italia, che sta estendendo a macchia d’olio ed è giunta fino nel Biellese.

La truffa
Il raggiro è semplice: i truffatori prendono di mira chi vende beni su internet, poi propongono un pagamento tramite vaglia postale. Il venditore crede di inserire i propri dati per incassare il denaro, ma in realtà ricarica, a propria insaputa, la Postepay degli acquirenti, che poi fanno perdere le proprie tracce.

Vittime in mezza Italia
Nell’Italia del Nord Est la truffa è molto in voga. Nel solo mese di ottobre a Rovigo sono state diverse le persone cadute nel tranello. Lo stesso vale per Trieste: la Questura di Trieste ha diramato un comunicato per allertare i cittadini e invitarli a non cadere nella truffa. Vittime anche in Veneto, Emilia Romagna e Toscana.

A Biella
A Biella i carabinieri hanno registrato un’altra denuncia. A rivolgersi ai militari è stata una donna di 27 anni che aveva pubblicato su Subito.it la vendita di un automezzo del valore di 500 euro. Ricontattata da due stranieri residenti a Bergamo, ha accettato di ricever eil pagamento per mezzo di vaglia postale. Quando si è recata alla Posta, seguendo le loro istruzioni, ha finito per inviare loro del denaro, circa 2000 euro. Non appena si è resa conto di qaunto era successo si è rivolta ai carabinieri che ora stannoc ercando di risalire ai due truffatori.

https://primabiella.it/

 

Truffa del vaglia postale, sottratti 1200 euro al venditore: “Ecco come ci hanno ingannati”

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„“Ci hanno detto che dovevamo inserire la tessera ed seguire le loro istruzioni telefoniche. Avrebbero attivato la procedura per un vaglia on line. Avremmo ricevuto i soldi solo dopo aver completato l’iter che ci avrebbero indicato al telefono. Abbiamo parlato con con un paio di uomini e con una donna di nome Giulia. Avevano un modo di parlare molto rassicurante, non ci è passata  assolutamente per la testa l’ipotesi della truffa”. Ha spiegato la vittima.

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Un vero e proprio lavaggio del cervello. “Mio figlio si è subito recato in posta con la carta di mio padre, si trattava del conto dove gli viene accreditata la pensione. Chiedevano un conto postale o della Banca popolare pugliese. La donna gli ha indicato la procedura da eseguire. Ha fornito dei dati numerici e poi ha detto di inserire il codice 1199 e pigiare su “esegui”. Lo ha poi assicurato che nel giro di qualche ora avremmo ricevuto l’accredito dei 500 euro”.

Purtroppo invece la voce gentile e rassicurante era riuscita a far fare una ricarica sul proprio conto di mille e 200 euro (il codice era in realtà la cifra da ricaricare).  “Quando ho guardato la ricevuta mi sono accorta che era stata fatta una ricarica su un conto corrente. Abbiamo immediatamente chiamato quel numero e la voce dall’altra parte ci ha anche minacciato che ci avrebbe svuotato il conto”. Naturalmente la carta è stata subito bloccata.

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