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Due segnali di aiuto da ricordare e divulgare : violenza domestica e rapimento

DUE SEGNALI DI AIUTO DA RICORDARE E DIVULGARE : VIOLENZA DOMESTICA E RAPIMENTO
Scritto da gestore

Esistono degli “Universal hand signal” ovvero dei segnali universali che tutti dovremmo conoscere, imparare e divulgare per aiutare le vittime di violenza domestica o rapimento.

ECCO IL SEGNALE DI AIUTO DI CHI E’ VITTIMA DI VIOLENZA DOMESTICA

In Italia fra le prime a divulgare l’iniziativa sono state l’associazione Toponomastica femminile e Giuditta Pasotto, di gengleonlus.org. Proprio l’attivista ha realizzato in video in cui parla di questa proposta di adottare un segnale internazionale per richiedere aiuto in modo silenzioso e discreto, senza lasciare traccia. “Vi prego di darne massima diffusione”, chiede Pasotto mentre spiega come realizzare la richiesta di aiuto. Bisogna mettere il palmo della mano davanti a sé il modo che sia visibile a chi ci sta di fronte, piegare il pollice all’interno e poi chiudere le dita come si trattasse di fare ciao. Molte persone sono state salvate da questo gesto, anche online, durante videochiamate.

Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:

Cosa deve fare chi vede il segnale

In tutto il mondo questo gesto si sta diffondendo come “Universal hand signal” per dare una possibilità in più a chi non riesce nemmeno a chiamare i soccorsi. Se vedete questo segno, fate capire senza parlare che lo avete notato e avvisate subito il centro antiviolenza 1522 o le forze dell’ordine.

ECCO IL SEGNALE DI AIUTO DI CHI E’ VITTIMA DI RAPIMENTO

Il Segnale d'Aiuto che ha salvato una RAGAZZA

Un segnale di aiuto che negli ultimi mesi è stato diffuso sulle varie piattaforme tramite video. IDENTICO AL PRIMO anche se sui social è stata posta l’enfasi del primo passaggio a dita aperte. Bisogna mettere il palmo della mano davanti a sé il modo che sia visibile a chi ci sta di fronte, fare vedere bene le dita aperte, piegare quindi il pollice all’interno e poi chiudere le dita come si trattasse di fare ciao. Recentemente, grazie a questo gesto, una ragazza è stata salvata mentre viaggiava in auto dopo il suo rapimento.

SignalForHelp, così si chiama, è stato creato per la prima volta da Women’s Funding Network all’inizio del lockdown del COVID, come uno strumento ad uso delle vittime di abusi domestici. Un modo silenzioso che permette di sfuggire a eventuali e aggiuntive ritorsioni da parte di cui abusa di loro. E di allertare i soccorsi in maniera silenziosa, senza che tra vittima e soccorritori debba essere scambiata neppure una parola.

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