I Sex Offender sono coloro i quali commettono reati a sfondo sessuale contro qualsiasi essere umano, si tratti di uomini, donne o bambini.
Sono identificati con l’articolo 609 bis del codice penale, il quale descrive le tipologie di reato che riguardano la violenza sessuale. Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Usufruisci di uno sconto per fare un CONTROLLO DELLA REPUTAZIONE PERSONALE o AZIENDALE [ click qui ]
- abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto;
traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. - I sex offender non costituiscono una tipologia omogenea di individui. ‘La vera caratteristica del sex offender è in primis una: la non uniformità‘ (Kröber, 2009). Le motivazioni sottese al reato, il tipo di comportamento sessuale agito, il modus operandi e l’età in cui viene commessa la prima aggressione sessuale possono essere molto diversi da un sex offender all’altro. Così come possono essere molto diverse le vittime oggetto, sia per l’età, sia per il sesso, sia per le loro caratteristiche fisiche, sia per il tipo di relazione che intrattengono con l’autore del reato.
Nell’ambito giuridico, i sex offender sono persone che commettono violenza sessuale su minori e/o stupro e quindi penalmente punibili. Dal punto di vista psicologico vi sono delle differenze dal momento che una persona potrebbe commettere un reato di violenza sessuale ma non possedere i criteri e le caratteristiche che rispecchiano questa categoria.
Svariati sono gli aspetti che influenzano lo sviluppo di un comportamento sessuale deviante, tra cui il contesto sociale, culturale, familiare, disturbi cognitivi e scarsa empatia. Questi fattori, accompagnati da esperienze traumatiche e dalla crescita in un contesto familiare dove la figura della donna è spesso una figura svalutata e dunque la figura maschile è ritenuta nettamente superiore rispetto alla donna, contribuiscono allo sviluppo del mancato controllo degli impulsi, ad un bisogno di dominio e all’aumento dei comportamenti violenti accompagnati da eccitazione sessuale.
Caratteristiche ricorrenti nei profili dei sex offender sono la presenza di una impellenza compulsiva (Kimmel & Plante, 2004) ad agire la propria sessualità abnorme (Small, 2004), senza alcuna preoccupazione per l’altro (Hickey, 2005), di elementi sessuali ritualizzati (Beauregard, Lussier & Proulx, 2005), di fantasie sessuali di potere e sopraffazione sulla vittima (Gee, Devilly & Ward, 2004; Howitt, 2004; Sheldon & Howitt, 2008), e di simbolismo, ovvero la tendenza ad attribuire connotazioni sessuali ad oggetti inanimati.
Una caratteristica che sembra essere presente nella maggior parte dei sex offender riguarda le limitate capacità empatiche. L’empatia è un costrutto composto da caratteristiche sia cognitive sia affettive e si riferisce alla capacità di un soggetto di comprendere i sentimenti e le cognizioni altrui. I soggetti con difficoltà empatiche non sono completamente in grado di discernere gli stati emozionali altrui; gli uomini che aggrediscono donne e/o bambini spesso considerano le loro vittime come diverse da loro e, quindi, hanno difficoltà ad assumere la loro prospettiva. (Petruccelli I., Pedata L.T.,2008).
Il sex offender presenta, inoltre, un pensiero basato su una specifica distorsione cognitiva utilizzata come strategia difensiva, come supporto a ciò che sta facendo in tal modo da commettere reati gravi mantenendo un’integra percezione di sé come persona non repellente. Tale distorsione cognitiva prende il nome di disimpegno morale. Esso è un meccanismo difensivo composto da un insieme di dispositivi cognitivi interni al soggetto appresi ed interiorizzati che portano il sex offender a liberarsi dai sentimenti di autocondanna, lesivi per il mantenimento del proprio equilibrio interiore.
P. E. Dietz suddivide i sex offender in:
Tipo situazionale, il cui livello intellettivo è inferiore alla norma e il cui comportamento sessuale è mirato a soddisfare il bisogno sessuale di base e di potere attraverso rabbia intensa. Il comportamento è impulsivo, opportunista e considera in modo superficiale i rischi nel commettere e mettere in atto un comportamento sessuale criminale;
Tipo preferenziale, il cui livello intellettivo è superiore rispetto al tipo situazionale, mette in atto dei comportamenti sessuali criminali che riguardano i bisogni sessuali devianti, le cosiddette parafilie. Il comportamento è spesso elaborato e compulsivo, e vanno a crearsi dei veri e propri rituali sessuali.
Dalla suddivisione proposta da Dietz, Hazelwood, Warren e Burgess hanno definito due tipologie di sex offender:
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Impulsivo, è un tipo di offender sessuale che di solito viene catturato con facilità a causa della sua scarsa pianificazione nel commettere i suoi crimini. È impulsivo e le fantasie di questa tipologia di sex offender sono semplici e concrete e solitamente includono due dimensioni: le caratteristiche della vittima e la percezione di Sé. L’apice del piacere sta nel catturare la donna e dominarla. La caratteristica che accomuna questi sex offender è la rabbia e l’odio che nutrono verso il genere femminile;
Rituale, è meno diffuso ed è anche quello più difficile da catturare ed identificare. Investe grandi quantità di tempo nella pianificazione e nell’organizzazione del crimine con sopralluoghi, ecc. La motivazione sottostante riguarda il bisogno di potere. Frequentemente manifesta stili di vita che appaiono convenzionali e piuttosto ordinari.
Il comportamento del sex offender può essere inquadrato clinicamente se rientra tra i Disturbi Parafilici elencati del DSM 5. Il termine parafilia, all’interno del DSM 5, indica un:
qualsiasi intenso e persistente interesse sessuale diverso dall’interesse sessuale per la stimolazione genitale o i preliminari sessuali con partner umani fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti (APA, 2014).
Affinché sia possibile effettuare una diagnosi di Disturbo Parafilico è necessario che tale condotta parafilica sia causa di un intenso disagio o di una compromissione dell’individuo o rischi di arrecare danno a se stesso o a terze persone. Una condotta parafilica di per sé è una condizione necessaria ma non sufficiente per una diagnosi di Disturbo Parafilico in quanto può, a volte, non inficiare il benessere psicologico dell’individuo e non creare danno a se stesso o ad altre persone. Per alcuni sex offender le parafilie sono strumentali al raggiungimento della soddisfazione sessuale, per altri esse rivestono un ruolo marginale o nullo.
Tra i Disturbi Parafilici, descritti nel DSM 5, che possono caratterizzare i profili di alcuni sex offender, vi sono:
Disturbo Pedofilico, in cui è presente eccitazione e piacere sessuale da fantasie o comportamenti relativi ad attività sessuali con bambini prepuberi;
Disturbo Voyeuristico, in cui l’eccitazione sessuale deriva dall’osservazione furtiva di soggetti, spesso nudi, non di rado impegnati in attività sessuali;
Disturbo Esibizionistico, in cui l’eccitazione sessuale deriva da desideri o comportamenti di esposizione dei propri genitali a persone a loro insaputa;
Disturbo Frotteuristico, che si caratterizza per l’eccitazione data dal toccare o dallo strofinarsi con una persona non consenziente;
Disturbo Feticistico, che si caratterizza per l’attenzione sessuale verso un oggetto inanimato o una parte specifica del corpo non genitale;
Disturbo da Travestitismo, dove l’eccitazione sessuale deriva dal cross-dressing, ovvero l’azione di indossare indumenti del sesso opposto;
Disturbo da Masochismo Sessuale, in cui l’eccitazione sessuale deriva dal sentirsi umiliato, percosso, legato e da altri atti inducenti dolore e sofferenza;
Disturbo da Sadismo Sessuale, in cui l’eccitazione sessuale nasce dal causare deliberatamente e intenzionalmente sofferenza fisica o psicologica ad un’altra persona.
Disturbo Parafilico con Altra Specificazione, in cui rientrano parafilie quali la scatologia telefonica, dove l’eccitazione sessuale scaturisce da telefonate oscene; la necrofilia, consistente nel piacere derivato dall’atto sessuale con cadaveri; la zoofilia, ossia la preferenza per atti sessuali con animali; la coprofilia, ove il piacere è dato dal contatto con escrementi; la clismafilia, nella quale il soggetto trae eccitazione sessuale dall’inserimento nel retto di clisteri o altri oggetti, ed infine la urofilia, dove la soddisfazione sessuale è legata al contatto con l’urina propria o del partner.
Continua la lettura : https://www.stateofmind.it/2020/11/sex-offender-psicopatologia/
Per approfondire l’argomento ESTORSIONI E RICATTO SESSUALE ONLINE [ click qui ]