Gli e-scooter stanno diventando sempre più popolari tra i consumatori, in particolare quelli che vivono nelle aree urbane e apprezzano la loro elevata mobilità. Ma uno studio recente mostra che questi dispositivi hanno i loro svantaggi in termini di sicurezza.
I ricercatori dell’Università del Texas a San Antonio affermano che gli hacker possono facilmente indirizzare gli e-scooter per estrarre informazioni personali o interferire attivamente con il funzionamento del prodotto in tempo reale.
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Gli e-scooter ( scooter elettrici ) presentano rischi per la sicurezza e la privacy dei proprietari divenendo obiettivi principali per gli hacker
“Abbiamo identificato e delineato una varietà di punti deboli o superfici di attacco nell’attuale ecosistema di condivisione di corse, o micromobilità, che potrebbe essere potenzialmente sfruttato da avversari malintenzionati dall’investire i dati privati dei ciclisti a causare perdite economiche ai fornitori di servizi e controllare a distanza il comportamento e il funzionamento dei veicoli “, ha affermato l’assistente professore Murtuza Jadliwala.
Perdite di dati
Secondo i ricercatori, ci sono molti angoli da cui gli hacker possono attaccare gli e-scooter. Forse uno dei modi più invasivi è quello di seguire lo smartphone di un pilota approfondendo la connessione Bluetooth che spesso collega questi dispositivi con i sistemi interni di e-scooter. Ciò può compromettere una moltitudine di informazioni, tra cui percorsi preferiti, luoghi di residenza e di lavoro e altri dati sensibili.
Le aziende che gestiscono e noleggiano scooter elettrici possono anche offrire agli hacker un modo per accedere alle informazioni personali dei consumatori. Il team di ricerca afferma che le informazioni di fatturazione che ogni azienda raccoglie nell’ambito di una transazione di noleggio possono essere messe in palio se non adeguatamente crittografate. Il rischio di una perdita di dati o di un attacco Denial of Service può anche diventare elevato se non sono presenti protezioni adeguate.
“Le città stanno vivendo una crescita esplosiva della popolazione. La micromobilità promette di trasportare le persone in modo più sostenibile, più rapido ed economico”, ha affermato Jadliwala. “Per garantire che questo settore rimanga redditizio, le aziende dovrebbero pensare non solo alla sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, ma anche a come proteggere i consumatori e loro stessi dalle significative minacce alla sicurezza informatica e alla privacy rese possibili da questa nuova tecnologia.”
Lo studio completo del team è stato presentato ad AutoSec 2020.
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