Sempre più persone ci contattano dopo aver subito una diffamazione online o aver visto pubblicate sul web immagini personali senza consenso. La prima reazione, comprensibile ma spesso inefficace, è rivolgersi direttamente alla polizia postale portando con sé un semplice screenshot.
Questa scelta, però, nella maggior parte dei casi non produce risultati concreti o li produce dopo mesi, lasciando che il contenuto resti online e continui a danneggiare la reputazione o la privacy della persona coinvolta.
In questo articolo spieghiamo perché una diffida legale certificata rappresenta lo strumento più efficace per ottenere la rimozione rapida di un contenuto e come agire in modo strategico fin dal primo passo.
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Perché lo screenshot non basta
Un semplice screenshot non ha valore legale e presenta limiti gravissimi che spesso vengono ignorati:
- ❌ Non costituisce una prova forense: può essere contestato, manipolato o considerato insufficiente in sede giudiziaria.
- ❌ Non consente di identificare l’autore: senza certificare il profilo o il post con valore legale, se la persona cancella il contenuto e lo ripubblica da un altro account, sarà molto più difficile collegare i due episodi.
- ❌ Rende la denuncia meno efficace: senza prova certa e dati identificativi, l’azione presso la polizia postale è lenta e spesso priva di conseguenze concrete, con tempi medi di 3-4 mesi per un riscontro (se e quando arriva).
Il valore della copia autentica
Prima di inviare una diffida, il passaggio fondamentale è certificare il contenuto: post, immagini, commenti e profilo devono essere acquisiti con strumenti forensi e firmati digitalmente.
Questa operazione permette di:
- ✅ Creare una prova legale inoppugnabile (hash crittografico + marca temporale qualificata).
- ✅ Ottenere l’ID del profilo autore e collegarlo a eventuali successive attività .
- ✅ Allegare la copia autentica alla diffida o a una futura denuncia, rendendola molto più incisiva e completa.
Approfondisci qui come agiamo nei casi di diffamazione online e come rimuovere immagini personali da internet in modo legale ed efficace.
Perché la diffida legale è il passo più strategico
Una diffida redatta e inviata da noi non è un semplice messaggio: è un atto legale formalmente corretto, scritto con linguaggio giuridico, fondato su prove certificate e capace di intimorire il destinatario.
Nella nostra esperienza, oltre il 70% dei contenuti diffamatori o lesivi viene rimosso spontaneamente entro pochi giorni dalla ricezione della diffida.
Questo accade perché:
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- 📌 L’autore si trova davanti a una prova legale già pronta, che può essere usata in tribunale.
- 📌 Comprende che il destinatario è assistito professionalmente e pronto ad agire.
- 📌 Evita conseguenze peggiori, come una causa per diffamazione aggravata o violazione della privacy.
Scopri come richiedere subito l’invio di una diffida legale online.
WhatsApp o chat del social: differenze legali
Molti si chiedono se sia meglio inviare la diffida tramite WhatsApp o direttamente nella chat del social. Entrambe le opzioni sono valide, ma ci sono differenze importanti:
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- 📲 WhatsApp: se il messaggio è certificato (con doppia spunta) e acquisito forensicamente, ha valore legale pieno.
- 💬 Chat del social: per essere considerato ricevuto, è preferibile ottenere una risposta. Tuttavia, se il testo è redatto correttamente, nella maggior parte dei casi il solo riceverlo spinge l’autore a rimuovere il contenuto senza rispondere — e questo va comunque bene.
Consigli pratici per aumentare l’efficacia
Per esperienza diretta, ecco alcune buone pratiche che aumentano drasticamente le possibilità di ottenere la rimozione del contenuto:
- ⚠️ Agire subito: prima si certifica e si invia la diffida, più è semplice bloccare la diffusione.
- 🧑⚖️ Evitare risposte pubbliche: non commentare o replicare al post, per non compromettere un’azione legale futura.
- 📁 Certificare anche commenti e tag: spesso sono altrettanto diffamatori o lesivi della privacy.
- 🔁 Monitorare eventuali ripubblicazioni: se la persona ripubblica il contenuto, la copia autentica precedente è una prova decisiva di dolo.
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