La diffusione sui social network di immagini di bambini e ragazzi da parte dei genitori è una pratica ormai comune. Ma ciò che spesso si ignora è che questa abitudine può essere pericolosa, e in molti casi illegale. I tribunali italiani hanno più volte stabilito che i minori devono essere tutelati e che i genitori non hanno un diritto illimitato di disporre della loro immagine online, nemmeno se si tratta dei propri figli.
COSA DICONO LE SENTENZE
Numerose sentenze in ambito civile e familiare hanno ribadito che la pubblicazione di immagini di minori sui social può avvenire solo con il consenso esplicito di entrambi i genitori, e solo se non arreca pregiudizio al minore stesso.
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Il Tribunale di Mantova ha stabilito che i genitori non possono postare foto dei figli minorenni su internet, e che, se ciò avviene, può essere ordinata la rimozione immediata delle immagini, anche in sede di separazione o divorzio. In alcuni casi, il tribunale ha imposto una sanzione pecuniaria per ogni giorno di permanenza online delle foto non rimosse.
Anche in altri fori giudiziari italiani si è ribadito che la diffusione di foto sui social può ledere la dignità del minore, compromettere la sua privacy e determinare gravi ripercussioni per la sua reputazione futura (la cosiddetta “baby web reputation”).
LA REPUTAZIONE DIGITALE DI UN BAMBINO È UN BENE DA PROTEGGERE
Quando pubblichiamo una foto online, spesso non ci rendiamo conto di quanto sia difficile poi rimuoverla del tutto. Una volta condivisa, l’immagine può essere salvata, inoltrata, modificata, diffusa fuori contesto o addirittura utilizzata per scopi illeciti. E questo vale anche e soprattutto per le immagini dei minori.
Un bambino che oggi ha 5 anni e viene ritratto nudo in spiaggia o in pose tenere ma intime, domani potrebbe trovarsi a dover gestire conseguenze impreviste, come bullismo, imbarazzo o danni alla propria immagine personale e sociale.
ATTENZIONE IN CASO DI SEPARAZIONE O DISACCORDO TRA I GENITORI
Nei casi di separazione, l’utilizzo dell’immagine del figlio sui social diventa ancora più delicato. Le sentenze più recenti hanno vietato espressamente a un genitore di pubblicare foto dei figli contro la volontà dell’altro, ribadendo che il diritto all’immagine del minore è superiore alla libertà del genitore di “condividere momenti familiari”.
Il giudice può anche stabilire un divieto assoluto di pubblicazione, oppure consentirlo solo in presenza di precisi accordi presi in fase di separazione consensuale. In mancanza, l’unica scelta corretta è non pubblicare.
UN CONSIGLIO PER TUTTI I GENITORI
Prima di postare la foto di un figlio minorenne, è importante fermarsi a riflettere:
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È davvero necessario mostrarla pubblicamente?
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L’altro genitore è d’accordo?
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Il bambino, se potesse scegliere, approverebbe?
Ricordiamo che i figli non sono “nostri” nel senso di proprietà: sono persone, con propri diritti. E tra questi diritti c’è quello alla riservatezza, alla protezione della propria immagine e alla costruzione autonoma della propria identità digitale.
È importante ricordarsi che…
Chi pubblica immagini dei figli minorenni senza consenso e contro le disposizioni di un giudice può essere costretto a rimuoverle, risarcire i danni e addirittura affrontare sanzioni civili. Proteggere la reputazione digitale di un bambino è un dovere, non un’opzione.
In un mondo in cui la memoria del web è eterna, la prudenza è il miglior regalo che possiamo fare ai nostri figli.
INFORMATICA IN AZIENDA DIRETTA DAL DOTT. EMANUEL CELANO
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