Negli ultimi anni, i furti di dati aziendali non arrivano più solo da hacker o criminali esterni.
Sempre più spesso le violazioni partono dall’interno delle aziende: da un dipendente che copia la lista clienti, da un ex collaboratore che riutilizza documenti tecnici o da un partner che accede a file condivisi senza più autorizzazione.
La buona notizia è che oggi esiste una soluzione concreta e legale per difendersi: si chiama ContentProtector.it.
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🔐 Come funziona la tutela forense preventiva
Ogni file aziendale – che sia un database clienti, un progetto tecnico, un listino o una policy interna – può essere certificato digitalmente in pochi secondi.
Il sistema genera una prova legale opponibile in tutta Europa, composta da:
- un hash SHA-256, cioè l’impronta digitale unica del file;
- una marca temporale eIDAS qualificata, che certifica la data e l’autenticità del contenuto.
Questo permette all’azienda di dimostrare in qualunque momento di essere la legittima proprietaria del file, e che quel contenuto esisteva già in una determinata data.
⚙️ Perché inserirlo nella Policy aziendale
Un’azienda che vuole tutelarsi davvero deve agire prima del problema.
Inserire nella Policy IT aziendale una clausola come:
“L’azienda utilizza ContentProtector.it per la certificazione e tutela legale dei propri dati e progetti.”
ha un effetto deterrente potentissimo.
Ogni dipendente saprà che i dati, i progetti e i documenti interni sono tracciati e certificati con valore legale.
Questo da solo basta spesso a prevenire comportamenti scorretti, senza dover arrivare al contenzioso.
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📂 Esempi concreti di furto dati in azienda
1. Ex commerciale e banca dati clienti
Un ex dipendente scarica la lista clienti dal CRM e la usa in un’altra azienda.
Con ContentProtector, l’hash del file certificato dimostra che quei contatti provenivano dal database originale.
2. Collaboratore che copia progetti o offerte
Un consulente esterno conserva copie di file riservati (preventivi, schede tecniche, CAD).
Grazie alla certificazione, l’azienda può dimostrare la paternità dei documenti e chiedere la rimozione immediata.
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3. Codice sorgente e script rubati
Nel settore IT è frequente che uno sviluppatore riutilizzi porzioni di codice.
Una certificazione periodica dei file .zip o .js crea una catena probatoria inoppugnabile.
4. Documenti HR o policy diffuse all’esterno
Manuali interni, NDA o contratti aziendali pubblicati senza consenso.
Il certificato con marca temporale eIDAS rappresenta una prova certa di proprietà e riservatezza violata.
🧠 La vera forza: la prova forense già pronta
In caso di furto o concorrenza sleale, non serve avviare perizie complesse o blockchain di difficile interpretazione.
Il certificato generato da ContentProtector è chiaro, leggibile e immediatamente opponibile:
si può allegare a una diffida, a una denuncia o a una causa civile senza ulteriori passaggi tecnici o costose perizie.
Questo lo rende uno strumento di valore legale e gestionale immediato, adatto tanto a PMI quanto a grandi imprese.
💼 Come applicarlo concretamente
- Esporta i dati o i progetti importanti (es. CRM, offerte, documenti tecnici).
- Caricali su ContentProtector.it o sulla piattaforma europea ContentProtector.eu.
- Scarica e conserva il certificato forense con hash e marca temporale.
- Ripeti mensilmente per avere una copia certificata aggiornata.
In questo modo, l’azienda costruisce un archivio probatorio digitale che può salvarla in caso di dispute o verifiche.
🔎 Un vantaggio competitivo e reputazionale
Oltre alla protezione legale, adottare ContentProtector rafforza anche l’immagine aziendale:
dimostrare di avere procedure forensi per la tutela dei dati significa essere affidabili, trasparenti e conformi alle best practice del GDPR.
È la differenza tra subire un furto e avere già pronta la prova per difendersi.
🧾 In conclusione
La vera sicurezza digitale oggi non è solo firewall o backup: è poter dimostrare la paternità dei dati e dei progetti.
Con ContentProtector.it ogni azienda può certificare i propri contenuti in modo semplice e ottenere una prova legale valida in tutta Europa.
Informatica in Azienda è diretta dal Dott. Emanuel Celano
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