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Frode bancaria del falso codice iban inviato per email a clienti e fornitori : come proteggersi prima o come procedere legalmente dopo, se ne sei stato vittima

Frode bancaria del falso codice iban inviato per email a clienti e fornitori : come proteggersi prima o come procedere legalmente dopo, se ne sei stato vittima
Scritto da gestore

Sempre più frequenti le attività che vengono truffate con la tecnica chiamata “man in the middle”, grazie alla quale gli hacker perseguono una frode bancaria in due modi :

  1. dopo essere entrati nella casella di posta del venditore vittima attendono l’invio di una sua richiesta di pagamento e replicano al messaggio verso fornitori o clienti con una nuova email, in sostituzione della precedente, nella quale informano gli ignari destinatari che occorre essere pagati con nuove coordinate bancarie ;
  2. senza mandare una nuova email, entrano direttamente nella casella di posta del debitore vittima e sostituiscono la mail arrivata dal venditore, lasciando intatto il testo, ma modificando l’allegato PDF contente la fattura con il codice IBAN corretto, che viene modificato indicandone uno diverso (questo grazie alla possibilità del protocollo IMAP di sostituire una mail lasciandola sul server in modo che la vittima possa scaricarla già falsificata)

In entrambi i casi gli hacker riceveranno i soldi che erano attesi dal venditore.

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Frode bancaria del falso codice iban inviato per email a clienti e fornitori : come proteggersi prima o come procedere legalmente dopo, se ne sei stato vittima

Vediamo insieme quali sono le modalità per difendersi dalla truffa del falso codice iban inviato a clienti e fornitori :  

  • Utilizzare delle password robuste per i vostri account email ( composte da lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali ) e attivare se disponibile anche l’autenticazione a due fattori per un accesso più protetto.
  • continua a leggere tutti gli altri 7 punti [ nell’articolo completo con un click qui ]

Siete vittime della truffa del falso codice iban inviato tramite email ? Ecco come procedere legalmente.
Il punto fondamentale è stabilire chi ha avuto l’indirizzo di posta compromesso. Se si stabilisce che l’account compromesso è quello del venditore allora il cliente o fornitore che ha bonificato verso l’IBAN sbagliato può tentare di esonerarsi dalla responsabilità e ottenere comunque la merce o i servizi. Se non vi è possibilità di stabilire le responsabilità solitamente si persegue l’accordo di conciliazione al 50% tra le parti.

1) Il venditore/mittente del messaggio, quello che ha richiesto i soldi per essere pagato dal suo cliente o fornitore dovrà :

2) Il cliente o fornitore che ha effettuato il versamento verso il finto iban dovrà :

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Fonte : Informatica in Azienda diretta dal Dott. Emanuel Celano

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