Il QR code, nato per semplificare la vita digitale, è diventato uno degli strumenti preferiti dai criminali informatici.
Negli ultimi mesi si sta diffondendo una truffa insidiosa che prende di mira chi parcheggia in città e paga la sosta con lo smartphone.
Il meccanismo è semplice ma subdolo: un codice QR falso, applicato sopra quello originale, ti porta su un sito che sembra vero, ma in realtà è una trappola per sottrarti dati personali, bancari o addirittura attivare pagamenti ricorrenti a tua insaputa.
COME FUNZIONA LA TRUFFA
I truffatori stampano un adesivo con un codice QR che imita perfettamente quelli usati da molte app di pagamento della sosta.
Posizionano poi l’adesivo su parchimetri, cartelli stradali o colonnine in punti strategici delle città.
L’utente, in buona fede, lo scansiona con il telefono per pagare il parcheggio. A quel punto viene reindirizzato a un sito web falso, costruito in modo da rassicurarlo:
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Logo identico all’app ufficiale
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Colori, font e layout convincenti
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Testi simili a quelli originali
Il sito chiede poi di inserire dati sensibili come:
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numero di carta di credito
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data di scadenza e codice CVV
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dati personali (nome, email, indirizzo)
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in alcuni casi, anche le credenziali di accesso a un’app
Una volta confermati, i dati vengono immediatamente inviati ai truffatori, che possono:
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effettuare acquisti online
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attivare abbonamenti indesiderati
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clonare la carta
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accedere ad altri account dell’utente (email, social, home banking)
PERCHÉ È PERICOLOSO
Questa truffa è particolarmente insidiosa per 3 motivi:
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Il contesto è apparentemente sicuro: un parchimetro, un cartello comunale, una zona pubblica frequentata ogni giorno
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Il sito truffa sembra vero: il QR ti porta su una pagina ben fatta, senza segni evidenti di pericolo
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La vittima spesso non si accorge di nulla: fino a quando non trova un addebito sul conto o un accesso anomalo ai propri servizi
È un esempio classico di ingegneria sociale digitale: sfruttare il comportamento abituale dell’utente (pagare il parcheggio con lo smartphone) per colpirlo nel momento di minor difesa.
COME RICONOSCERE UN QR CODE SOSPETTO
Non tutti i QR code sono pericolosi. Ma alcuni segnali d’allarme dovrebbero farti riflettere prima di inquadrare il codice:
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L’adesivo sembra staccabile o è stato incollato sopra un altro QR
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Il codice è su un foglio plastificato attaccato con lo scotch
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Il sito a cui rimanda inizia con indirizzi strani o non ha “https://”
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Dopo la scansione ti viene chiesto di inserire troppi dati
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L’url contiene domini simili ma ingannevoli (es. pay-parking.online, smartpaypark.net…)
COSA FARE PER PROTEGGERTI
Bastano poche buone abitudini per evitare danni seri:
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Non scansionare codici QR incollati o sospetti: se c’è un dubbio, meglio pagare con l’app ufficiale già installata sul telefono
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Scarica e usa sempre l’app della tua città o del gestore del parcheggio (come EasyPark, Telepass Pay, ecc.)
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Controlla sempre il sito aperto dal QR prima di digitare dati: se l’url è strano o ha errori, chiudi la pagina
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Evita di inserire i dati della tua carta su siti non certificati
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Controlla regolarmente i movimenti del tuo conto: un piccolo addebito può essere il primo test di una carta rubata
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Blocca subito la carta in caso di pagamento sospetto
COSA FARE SE HAI GIÀ INSERITO I TUOI DATI
Se sospetti di essere caduto nella trappola:
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Blocca immediatamente la carta tramite la tua app bancaria o chiamando il numero verde
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Segnala l’accaduto alla Polizia Postale o tramite www.commissariatodips.it
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Se il tuo dispositivo potrebbe essere stato infettato, richiedi un’analisi forense completa
👉 https://www.analisiforense.eu
È IMPORTANTE RICORDARSI CHE …
I criminali digitali si adattano sempre più ai comportamenti quotidiani delle persone.
Anche un gesto semplice come pagare il parcheggio può diventare l’inizio di una truffa invisibile, se non ci si protegge con attenzione.
Imparare a riconoscere i segnali, a fidarsi solo di fonti ufficiali e a diffidare delle scorciatoie è oggi parte integrante della nostra sicurezza personale.
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