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Wi-Fi pubbliche: italiani troppo fiduciosi. Cosa rischiano

wifi e sicurezza compromessa
Scritto da gestore

Secondo una ricerca, gli italiani si connetto alle reti Wi-Fi pubbliche senza preoccuparsi dei potenziali rischi che si possono correre

Gli italiani in estate usano più protezioni solari che protezioni dai virus e dagli attacchi hacker. Con questa battuta si potrebbero sintetizzare i risultati della ricerca “Trust in the Digital Age” di Palo Alto Netrworks, dalla quale emerge che il 71% degli italiani si collega da dispositivi aziendali alle reti Wi-Fi aperte senza credenziali di sicurezza.

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La ricerca ha fotografato le abitudini di ben 10.317 persone, di cui 1.021 italiane, e offre una panoramica delle (cattive) abitudini degli utenti che si collegano a Internet. La conoscenza e consapevolezza delle misure di protezione da mettere in atto per navigare sicuri in Italia è nettamente inferiore alla media europea. Nel resto del vecchio continente, infatti solo il 45% degli intervistati afferma di collegarsi a reti pubbliche che non richiedono dati di log in. La ricerca è incentrata sull’uso di smartphone, tablet e PC aziendali e ciò dimostra come i nostri concittadini non si preoccupino più di tanto della sicurezza dei dati dell’azienda per cui lavorano. Il timore, però, è che gli italiani si comportino in maniera simile anche con i propri dispositivi privati.

Manca la formazione
“È fondamentale che le aziende sviluppino e definiscano corsi di formazione regolari per i dipendenti, per aggiornarli sui rischi di sicurezza IT, incrementare la loro consapevolezza, per accompagnarli verso l’adozione di best practice e lo sviluppo di un approccio preventivo, evitando così di diventare obiettivi degli hacker“, commenta Umberto Pirovano, Manager, Systems Engineering Italia, Grecia, Cipro e Malta di Palo Alto Networks.

Il comportamento poco sicuro degli italiani quando si collegano a reti pubbliche dai dispositivi aziendali, inoltre, mette a rischio un po’ tutti: un dispositivo infetto è una possibile fonte di ulteriore infezione per altri device, siano essi privati o a loro volta aziendali. Se un virus entra in uno smartphone fornito da una ditta ad un dipendente, ad esempio, può iniziare a inviare minacce a tutta la lista dei contatti che spesso include anche quelli privati.

Reti Wi-Fi pubbliche senza credenziali di sicurezza: cosa si rischia
Tutte le reti Wi-Fi pubbliche sono più pericolose delle reti private, ma quelle che permettono l’accesso a chiunque senza neanche chiedere le credenziali sono le peggiori di tutte, dal punto di vista della sicurezza. Come spiega la Polizia Postale “Le persone possono accedere alla tua attività online o aprire app se stai utilizzando una rete wireless non sicura o creata ad hoc“.

Tramite attacchi “man in the middle” o altre tecniche neanche tanto complesse, un hacker può approfittare del tuo accesso alla rete pubblica non protetta e non crittografata per rubarti le password, leggere le tue e-mail e i tuoi messaggi ed entrare in possesso di praticamente tutti i dati presenti nel tuo smartphone. Infine, con poco sforzo, un hacker potrebbe anche caricare sul tuo smartphone o tablet un malware e usare il tuo dispositivo per diffondere un’infezione.

https://tecnologia.libero.it/wi-fi-pubbliche-italiani-troppo-fiduciosi-cosa-rischiano-29298

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