Negli ultimi anni, i social sono diventati una vetrina di sfide estreme, spesso mascherate da giochi innocui. Video con milioni di visualizzazioni mostrano adolescenti che si filmano mentre saltano da ponti, ingeriscono sostanze pericolose o mettono a rischio la propria salute mentale per qualche like in più.
Queste challenge virali, apparentemente nate per divertirsi, nascondono dinamiche psicologiche e sociali molto più profonde – e pericolose.
COSA RENDE QUESTE SFIDE COSÌ ATTRATTIVE?
Le challenge non nascono sempre con intento pericoloso. Ma quando si diffondono in modo incontrollato, diventano strumenti di pressione sociale. I motivi che spingono molti ragazzi a partecipare includono:
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Desiderio di visibilità e approvazione
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Paura di essere esclusi dal gruppo
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Curiosità verso i limiti del rischio
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Sfida all’autorità (genitori, scuola, regole)
Un adolescente può sentirsi “obbligato” a partecipare, pur sapendo che la sfida è rischiosa, per non perdere la propria posizione nel gruppo.
QUALI SONO LE CHALLENGE PIÙ PERICOLOSE?
Negli ultimi anni si sono diffuse sfide che hanno provocato danni gravissimi:
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Blackout Challenge: indurre temporanea asfissia per provare “sballo”
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Skull Breaker Challenge: far cadere una persona all’indietro con uno sgambetto
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Benadryl Challenge: assumere antistaminici in grandi dosi per effetti allucinogeni
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Blue Whale Challenge: una serie di compiti manipolatori che possono culminare nell’autolesionismo
Molti di questi contenuti sono nascosti dietro parole in codice o hashtag creativi, per sfuggire ai controlli delle piattaforme.
COME RICONOSCERE I SEGNALI DI ALLARME
👀 Cambiano le abitudini improvvisamente
Ragazzi che iniziano a isolarsi, chiudersi in camera per ore, diventano più segreti.
📱 Uso eccessivo dei social e partecipazione a trend sospetti
Se noti che si filmano spesso o riproducono gesti visti online, fai attenzione.
😔 Cali dell’umore o segnali di disagio emotivo
Dietro la sfida può esserci un tentativo di comunicare un disagio profondo.
COME PROTEGGERE I RAGAZZI DALLE CHALLENGE PERICOLOSE
✅ Parla senza giudicare
Evita approcci punitivi. Ascolta e chiedi: “Hai mai sentito parlare di queste sfide? Cosa ne pensi?”
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✅ Aiutali a costruire un pensiero critico
Insegna a distinguere tra ciò che è virale e ciò che è giusto. Un like non vale la salute.
✅ Controlla i contenuti a cui sono esposti
Aiutali a impostare filtri, a disattivare l’auto-play e a selezionare con cura gli influencer che seguono.
✅ Dai l’esempio
Gli adulti che usano i social in modo consapevole sono un modello silenzioso ma potente.
✅ Coinvolgi esperti se serve
In presenza di segnali di disagio, non esitare a consultare un professionista o usare i nostri servizi di supporto informatico e reputazionale:
CREDONO DI GIOCARE, MA STANNO RISCHIANDO
I ragazzi non vogliono farsi del male. Vogliono sentirsi visti. Capiti. Accettati.
Ecco perché è fondamentale intercettare le sfide prima che diventino pericolose, e creare uno spazio di dialogo in cui possano sentirsi ascoltati.
E’ IMPORTANTE RICORDARSI CHE …
Una sfida virale può durare 30 secondi. Ma le sue conseguenze possono durare tutta la vita. Sta a noi, adulti consapevoli, educare, proteggere e vigilare, senza perdere mai il dialogo.
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