Truffe online : come difendersi truffe sui social network

Truffe online: le false pagine ufficiali passano dai social network

Dalle pagine dei social network a siti truffa il passo è breve. In questi giorni si stanno infatti moltiplicando i casi di utenti/ consumatori truffati su pagine commerciali del tutto simili a quelle ufficiali ma in realtà contraffatte. Le inserzioni pubblicitarie fraudolente compaiono sulle pagine dei più popolari social e traggono facilmente in inganno, dal momento che logo e struttura del sito coincidono perfettamente con quello ufficiale.

“Anche le modalità di registrazione ed acquisto sono perfettamente uguali alle pagine web ufficiali, se non per delle infinitesimali differenze che è davvero difficile percepire”, avverte Fabrizio Premuti, presidente Konsumer Italia. “Tanto per fare un esempio, abbiamo ricevuto la denuncia da parte di una nostra associata che è stata proprio in questi giorni indotta (in questo caso da una pubblicità su Facebook) a compiere una transazione, convinta di stare acquistando sul sito di Timberland Italia. Invece, stando a quanto affermato dalla sua banca, aveva effettuato un pagamento su un sito cinese”.

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L’acquirente deve preoccuparsi qualora non riceva una mail di conferma dell’avvenuta registrazione al sito o quando abbia compiuto l’acquisto, oppure se le credenziali con cui si è registrato non siano valide per il log in sulla pagina web ufficiale.

Se si cade nella trappola, è consigliabile bloccare la carta, fare una denuncia ed attivare la procedura presso la propria banca per il disconoscimento delle somme. Utile anche la segnalazione alla Polizia Postale e, perché no, all’amministrazione dei social. “Tuttavia, poiché il recupero del denaro speso non è purtroppo scontato, consigliamo di accertarsi presso il call center dell’azienda che sia effettivamente in atto quella determinata promozione”, afferma Konsumer.

Oltre a consigliare cautela ai consumatori, Konsumer Italia invita le aziende a conoscenza del fatto che siano in corso attività fraudolente di phishing da parte di soggetti che utilizzano i loro tratti commerciali distintivi ad inserire sui loro siti ufficiali chiari avvisi in tal senso “Ci sembra un atto doveroso per tutelare l’affidamento del consumatore ed assisterlo nel prevenire la truffa”, conclude Premuti.

Truffe online: le false pagine ufficiali passano dai social network