Il direttore della polizia postale racconta ad Agendadigitale.eu il nuovo ruolo di questa istituzione, gli ambiti e i nuovi strumenti utilizzati per fronteggiare la crescente complessitĆ delle minacce informatiche
La Polizia Postale e delle Comunicazioni,Ā specialitĆ della Polizia di Stato che nasce storicamente per garantire la tutela dei servizi postali e dei (primi) mezzi di telecomunicazione del Paese, haĀ conosciuto negli anni una progressiva ed inesorabile evoluzione,Ā scandita nelle cadenze dal ritmo frenetico delle innovazioni tecnologiche conseguenti alla diffusione di internet su larga scala.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Usufruisci di uno sconto per fare un CONTROLLO DELLA REPUTAZIONE PERSONALE o AZIENDALE [ click qui ]
Nuovi reati della rete informatica
Per le enormi potenzialitĆ che può esprimere nel campo delle comunicazioni, la rete, che da un lato ha segnato una notevole opportunitĆ di sviluppo per cittadini, istituzioni ed operatori economici, ha parimenti rappresentato, dāaltra parte, un fattore di attrazione per gli interessi della criminalitĆ nazionale ed internazionale.
Lāutilizzo dello strumento informatico ha cosƬ consentito di affinare e rendere ancor più insidiose le modalitĆ di perpetrazione di reati tradizionali (si pensi alla galassia dei delitti contro la persona o contro il patrimonio) ed ha provocato il sorgere di nuove fattispecie di reato, prima sconosciute (valga menzionare le diverse declinazioni dellāaggressione illecita ai sistemi informatici, quali lāaccesso abusivo, il danneggiamento, la sottrazione di dati).
I complessi scenari di contrasto ai crimini informatici indirizzano oggi lāazione delle Forze diĀ Polizia verso la ricerca di modelli di intervento efficaci,Ā basati sullāinnovazione tecnologica e sul costante aggiornamento professionale degli operatori, ed interrogano nondimeno le istituzioni pubbliche al ripensamento costante delle forme della propria azione, anche attraverso la collaborazioneĀ interistituzionaleĀ ed ricorso sempre più significativo a soluzioni diĀ partenariato pubblico-privatoĀ con gli stakeholders di riferimento.
La protezione delle infrastrutture critiche
Ć in tale prospettiva che, iniziando dal settore della protezione delle infrastrutture critiche, la Polizia Postale attraverso il C.N.A.I.P.I.C assicura in via esclusiva la prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le realtĆ strategiche, erogatrici di servizi essenziali del Paese (acqua, energia, trasporti, pubblica amministrazione, telecomunicazioni, finanza), il cui danneggiamento potrebbe comportare danni sistemici incalcolabili.
I servizi di protezione informatica sono erogati a beneficio dellāintero panorama delle infrastrutture critiche nazionali, anche attraverso lāadozione di un modello partenariale che vede la conclusione di appositeĀ convenzioniĀ tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e le singole infrastrutture, con le quali si istituisce, in tale particolare settore, un rapporto di partnership pubblico-privato tra la polizia e le realtĆ erogatrici dei servizi essenziali.
Il CNAIPIC, Centro tra i primi nel suo genere nel panorama internazionale, opera attraverso un costante intercambio informativo ed operativo con le infrastrutture strategiche del Paese, attraverso una sala operativa 24/7 deputata al monitoraggio della rete ed alla prima risposta in caso di attacchi cyber verso i sistemi informatizzati istituzionali, cui ĆØ affiancata ĆØ affiancata unāunitĆ investigativa di altissima specializzazione, incaricata di curare i risvolti di polizia giudiziaria dellāattacco informatico, con la possibilitĆ di utilizzare strumenti ordinamentali molto efficaci come le attivitĆ sotto copertura ed intercettazioni telematiche preventive.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Nellāottica di un approccio sistemico multilivello alla protezione logica delle infrastrutture critiche, la Polizia Postale ĆØ attore della complessiva architettura nazionale di sicurezza cyber, implementata da ultimo con il DPCM 17 febbraio 2017, che ha previsto, tra lāaltro, la messa a sistema delle capacitĆ operative del nostro Paese in ambito Pubblica Sicurezza, Difesa, e comparto Intelligence.
Il contrasto alla propaganda terroristica sul web
La rete ĆØ inoltre divenuta il terreno virtuale attraverso il quale il terrorismo, soprattutto quello di matrice fondamentalista, percorre vie emerse e sotterranee per comunicare il proprio messaggio propagandistico, fare proseliti ed attivare forme subdole di addestramento e di radicalizzazione.
Nellāambito della prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale di matrice jihadista e, in particolare, ai fenomeni di radicalizzazione, alla Polizia Postale e delle Comunicazioni sono affidati il monitoraggio e lāindagine sul web, condotti non soltanto sotto lāaspetto tecno-investigativo, ma anche sotto il profilo della mediazione linguistica e culturale, necessario per lāanalisi criminale dei documenti e dei contenuti multimediali presenti in rete.
In tale quadro, ĆØ significativo sottolineare che nellāanno appena trascorso, la Polizia Postale ha monitoratoĀ ben 15.851 spazi virtuali, di cui 1.695 sono stati oggetto di ulteriore approfondimento investigativo.
Trattandosi di un fenomeno di carattere transnazionale, inoltre, risulta imprescindibile lāattivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, che vedono effettivamente la Polizia italiana dialogare con le diverse forze di polizia estere, con lāapporto di indiscusso valore aggiunto per le indagini.
Il contrasto al financial cybercrime ed alla pedopornografia online
Il c.d. āweb profondoā, specie la partizione di esso denominataĀ ādark webā, ĆØ oggi luogo di installazione di veri e propri mercati mondiali virtuali, che mettono a disposizione ogni tipo di prodotti illeciti (droga, armi, materiale pedopornografico, credenziali bancarie e dati personali) e servizi illegali. Valga ricordare che nel 2013 la Polizia Postale, attraverso il proprio Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (CNCPO), ha scoperto e disarticolato il primo e più importante black Market italiano, Ā«BabylonĀ».
Il settore del contrasto allaĀ pedopornografiaĀ in rete, in particolare, vede gli operatori di polizia misurarsi principalmente con tale galassia oscura, con complesse attivitĆ di indagine, anche sottocopertura, volte a penetrare i canali āanonimiā del darkweb.
Parallelamente, la continua evoluzione degli strumenti di pagamento elettronico (si pensi allāe-payment, al mobile-payment, alle criptovalute), catalizzando costantemente lāattenzione di gruppi criminali alla ricerca di strumenti di facilitazione delle transazioni illecite, impegna fortemente la polizia postale anche sul versante del contrasto alĀ financial cybercrime,Ā nei settori dellāantifrode e dellāantiriciclaggio.
Lāesperienza operativa ha dimostrato come oggi la via preferenziale del contrasto di tali reati, non possa prescindere dal consolidamento di partnership pubblico-privato con gli Istituti bancari e finanziari.
In questo campo, la postale italiana ĆØ anzi portatrice di unāinnovazione dāeccellenza a livello internazionale, in predicato di essere esportata a livello europeo. GiĆ nel 2010, avendo intuito lāimportanza di realizzare uno scambio informativo in tempo reale dei dati relativi alle frodi informatiche sui sistemi di pagamento ā ed essendo a tal proposito il fattore-tempo, legato alla estrema velocitĆ delle transazioni finanziarie online, determinante sul buon esito dellāazione di prevenzione e contrasto ā la polizia postale e delle comunicazioni ha ideato e realizzato la piattaforma informaticaĀ OF2CENĀ (On-line Fraud Cyber Centre and Expert Network).
La piattaforma, che mette in comunicazione la polizia e gli istituti di credito, nasce per raccogliere in tempo reale, tutti i dati economicoāinformatici relativi a fattispecie di frode bancaria e rappresenta un valido strumento di prevenzione e contrasto deiĀ financial cyber crimes: da un lato essa permette agli istituti di creare una black list dei rapporti bancari utilizzati per perfezionare le varie frodi in modo da intraprendere,Ā Ā autonomamente, rapide ed efficaci azioni di protezione del cliente; dallāaltro, essa consente alle forze di polizia di acquisire una serie di importanti elementi investigativi relativi alle transazioni illecite, utili alla successiva individuazione dellāautore dei reati.
La prossimitĆ al cittadino come chiave della prevenzione
Il fenomeno odioso della pedopornografia on line, benchĆ© desti il più elevato allarme sociale, non esaurisce certo il novero delle aggressioni criminose attraverso il web alla sfera personale dellāindividuo.
La tutela dei minori e delle fasce deboli include infatti ogni altra forma di violenza ed abuso in rete, e si connette allāodierno larghissimo utilizzo dei social da parte dei cittadini.
In questo quadro la Polizia Postale, oltre alla quotidiano impegno nellāattivitĆ dāindagine, considera centrale il compito della prevenzione e della prossimitĆ alla cittadinanza. Il āCommissariato diĀ PS on lineā ĆØ, a tal proposito, la struttura di riferimento, attiva nella diffusione della cultura delle sicurezza e dei servizi di prossimitĆ al cittadino, e che ha saputo, sin dalla sua istituzione nel 2005, attraverso i suoi canali di comunicazione istituzionale (pagina web del Commissariato di PS on line; pagina facebook āPolizia di Statoā e āUna vita da socialā; canale youtube āAgente Lisaā) aggregare attorno a sĆ© una Community virtuale che oggi supera gli 800 mila contatti.
Attraverso il nostroĀ portale, i cittadini possono inoltrare segnalazioni dirette agli operatori della Polizia Postale (nellāanno appena trascorso sono state ben 18.053), divenendo parte attiva della partita della sicurezza cyber nel nostro Paese; un impegno, del resto, cosƬ complesso e sfidante da non poter più prescindere, nellāepoca attuale, da un simile decritto modello di governance allargata.
Polizia postale, tutto ciò che fa per proteggerci su internet