Sicurezza informatica

Sicurezza informatica in Italia, siamo a livelli critici: 16 milioni di vittime e 3 miliardi di Euro nelle casse dei malfattori

Il tema della Sicurezza Informatica sta via via assumendo connotati sempre più importanti man mano che ci si avvicina all’avvento dei network mobile di quinta generazione e di tutte le secondarie implicazioni che ne derivano e che si collegano a filo doppio con le nuove leve della tecnologia next-gen dell’IoT e dell’IoV.

Le preoccupazioni recentemente sollevatisi a proposito dei sistemi digitali ad Intelligenza Artificiale si sommano non soltanto alle falle di sicurezza rilevate a livello hardware per i sistemi a microprocessore di casa Intel, AMD ed ARM ma anche a quelli che sono i nuovi dati resesi disponibili in queste ore e relativi alla portata generale d’attacco ai sistemi informatici nel 2017.

I dati che emergono dai report ufficiali sono davvero preoccupanti e lasciano ampio spazio a preoccupazioni lungi dall’essere infondate. Solo nel 2017, di fatto, gli attacchi fruttuosamente portati a compimento sono stati ben 1 miliardo a livello globale e di questi ben 16 milioni in Italia, per un deficit totale di ben 3.5 miliardi di Euro.

Sicurezza Informatica: la situazione è davvero preoccupante
Norton Symantec, ufficialmente fattasi carico di fornire le stime, è intervenuta destando non poche preoccupazioni nei confronti di quei 20 Paesi presi sotto osservazione. Conferme poco confortanti hanno evidenziato infatti come i cybercriminali siano in continua crescita.

Nello specifico, è stata fatta menzione del fatto che i malfattori possano contare su sistemi decisamente più sofisticati che in passato. La sicurezza è a serio rischio. Complice del furto di dati e dei fruttuosi tentativi di attacco l’ingenuità dell’utenza, portata al fatidico click o al fatidico tap che spiana la strada ad un sempre maggior numero di attacchi concatenati.

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Symantec pone in allerta l’utenza evidenziando le scorrettezze e le leggerezze che portano alla nascita di situazioni tutt’altro che desiderabili. Uno degli errori più comuni e maggiormente sanzionabili consiste nel fatto di utilizzare una password generica per ogni tipologia di servizio, noncuranti delle potenziali ripercussioni negative.

Lo studio, inoltre, evidenzia il tasso di soddisfazione degli utenti per quanto concerne i sistemi di sicurezza delle app bancarie per le transazioni online (78%) e quelli dei social (36%) che, come noto, sono una vera e propria fonte completa di informazioni sensibili.

Gli intervistati coinvolti da Symantec hanno riferito che le minacce alla sicurezza dovrebbero rientrare soprattutto nell’interesse dei provider e delle forze dell’ordine (80% del campione intervistato). Un fatto che, a detta di molti, potrebbe ribaltare le sorti di un sistema in costante e perenne pericolo. Voi che cosa ne pensate?

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