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La prima cyber minaccia per l’UE sono i malware per il furto di credenziali

La prima cyber minaccia per l’UE sono i malware per il furto di credenziali
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L’esperto di cyber security di FireEye, Jens Monrad: La cyber minaccia più pericolosa per l’UE sono i malware per il furto di credenziali. Nel 2018 sono stati quasi il 50% dei pericoli rilevati, in relazione all’Europa
La minaccia informatica più pericolosa in Europa sono i malware per il furto di credenziali. Lo ha evidenziato l’esperto di cyber security di FireEye, Jens Monrad. In un post sul blog della società ha spiegato che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018 quasi il 50% delle minacce cibernetiche rilevate, legate al Vecchio Continente, fanno parte della categoria dei malware per il “credential theft”. Secondo l’esperto, questo è un problema globale, ma le organizzazioni più a rischio sono quelle nell’UE. Ciò per una serie di ragioni, tra le quali spicca la costante attenzione a lungo termine dell’Unione Europea alla digitalizzazione. Le iniziative in questo senso si concentrano su una varietà di categorie, che vanno dall’assicurare la connettività ad alta velocità per i cittadini UE al modo in cui essi interagiscono con i loro governi, nonché le possibilità per le imprese e i cittadini europei di fare affari online.

Il cybercrime e gli hacker malevoli cambiano bersagli. Dai servizi finanziari passano ai sistemi UE-Centriti. Che siano governi, sistemi sanitari o altro. Le organizzazioni aiutano inconsapevolmente i criminali cibernetici
In passato, secondo l’esperto di cyber security di FireEye, si era osservato che i malware per il furto di credenziali prendevano di mira principalmente i clienti nel settore servizi finanziari. Quanto rilevato nel 2018, però, fa pensare che lo scenario potrebbe cambiare. I bersagli dei cyber attacchi, infatti, potrebbero diventare le credenziali dei sistemi UE-centrici. Dai governi ai servizi sanitari nazionali, passando da quelli di gestione degli stipendi e di altro tipo. Peraltro, l’anno scorso si è visto che il cybercrime ha messo in vendita grandi volumi di “credential theft”, le quali garantirebbero accesso diretto alle infrastrutture aziendale. Inoltre, le più note famiglie di malware con questi fini hanno ampliato negli anni il proprio targeting per includere numerosi obiettivi al di fuori dell’industria dei servizi finanziari. A ciò si unisce che per molte organizzazioni la gestione degli accessi e delle identità è ancora una sfida. Di conseguenza il pericolo aumenta.

Di Francesco Bussoletti

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