ALLERTA PERICOLI INFORMATICI

Avviso finale: WhatsApp Messenger a pagamento! E’ una bufala

WhatsApp: attenzione, con questo semplice metodo vi possono spiare gratis
Scritto da gestore

Ci segnalano i contatti un post dal titolo Avviso finale: WhatsApp Messenger a pagamento! che i nostri lettori di lunga data avranno già riconosciuto

AVVISO FINALE “Non ignorare per favore leggilo attentamente” Ciao, io sono VARUN PULYANI direttore di whatsapp, questo messaggio è di informare tutti i nostri utenti che abbiamo venduto whatsapp a Mark Zuckerberg per 19 miliardi di $.

Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:

WhatsApp è ora controllato dal marchio zuckerberg. Se hai almeno 20 contatti, questo sms e il logo di whatsapp cambieranno in una nuova icona con la “f” di Facebook entro 24 ore.

Inoltra questo messaggio a più di 10 persone per attivare il tuo nuovo whatsapp con i servizi di Facebook o il tuo account sarà cancellato dai nuovi server.

Questo è l’avviso finale! Ciao a tutti, sembra che tutti gli avvertimenti fossero reali, l’uso di WhatsApp costa dall’estate 2017.

Se invii questa stringa a 20 diversi nella tua lista, l’icona sarà blu e sarà gratuita per te.

Se non mi credi di vedere domani alle 18:00 per chiudere WhatsApp e pagare per aprirlo, questo è per legge

Questo messaggio è per informare tutti i nostri utenti, i nostri server sono stati recentemente molto congestionati, quindi ti stiamo chiedendo di aiutare noi risolviamo questo problema.

Richiediamo ai nostri utenti attivi di inoltrare questo messaggio a ciascuna delle persone nel tuo elenco di contatti per confermare i nostri utenti attivi che utilizzano WhatsApp, se non invierai questo messaggio a tutti i tuoi contatti, WhatsApp inizierà a farti pagare.

Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:

Il tuo account rimarrà inattivo con la conseguenza di perdere tutti i tuoi contatti. Messaggio di Jim Balsamic (CEO di Whatsapp) abbiamo avuto un uso eccessivo di nomi utente su whatsapp Messenger.

Chiediamo a tutti gli utenti di inoltrare questo messaggio all’intero elenco di contatti. Se non inoltrerai questo messaggio, lo prenderemo in quanto il tuo account non è valido e verrà eliminato entro le prossime 48 ore.

Si prega di NON ignorare questo messaggio o WhatsApp non riconoscerà più la tua attivazione. Se desideri riattivare il tuo account dopo che è stato cancellato, alla tua bolletta mensile verrà aggiunto un addebito di 25,00.

Siamo anche consapevoli del problema relativo agli aggiornamenti delle foto non visualizzati. Stiamo lavorando diligentemente per risolvere questo problema e sarà installato e funzionante il prima possibile.

Grazie per la collaborazione del team di Whatsapp “WhatsApp ci costerà presto dei soldi. L’unico modo in cui rimarrà gratuito è se sei un utente abituale, cioè hai almeno 10 persone con cui stai chattando. Per diventare un utente frequente invia questo messaggio a 10 persone che lo ricevono (2 tick) e il tuo logo WhatsApp dovrebbe diventare blu per connettere il tuo whatsaap con facebook accedi qui
Ancora?

Questa bufala esiste da tempi remoti, ancora prima che WhatsApp stesso esistesse, e ne parliamo ormai da anni ed anni ininterrottamente.

La struttura è la stessa: un soggetto dal nome estero, che siano gli elusivi Andy e Jonh (sic!) delle iterazioni passate o il moderno Pulyani (che moderno non è: appare in una versione in lingua inglese del 2015 di questo testo) appare nelle catene di Sant’Antonio dichiarando che WhatsApp sta per diventare a pagamento.

 

Di solito la bufala di Avviso finale: WhatsApp Messenger a pagamento!, redatta in un linguaggio sgrammaticato perché tradotto con sistemi di traduzione automatica segue sempre la stessa struttura della prima volta in cui l’abbiamo incontrata, nell’ormai lontano 2014.

Sostanzialmente, è la stessa identica bufala di Whatsapp a pagamento, ritornata ad una variante della versione del 2014.

All’epoca il misterioso ed elusivo capo della baracca era il misterioso duo Andy e Jonh, col nome del secondo scritto in modo sgrammaticato nel testo originale.

La loro presenza tradisce l’origine della bufala: nel 2005 il duo erano infatti descritti come i direttori di MSN, il sistema di messaggistica che è stato negli ultimi anni sostituito da Skype, i quali annunciavano che, compiendo una serie di operazioni del tutto inesistenti l’icona di MSN Messenger avrebbe subito una trasformazione che avrebbe indicato uno stato di perpetua gratuità.

Tale trasformazione è stata mantenuta nelle versioni successive, che infatti adesso parlano dell’icona verde destinata a diventare “blu”, paventando il rischio della perdita dei contatti.

Rischio che i cibernauti di vecchia data riconosceranno essere inesistente con WhatsApp (possiamo infatti cancellare e reinstallare l’app più volte, ma ogni volta la stessa pescherà i numeri dalla nostra rubrica) ma assai comune con MSN Messenger dove riformattare il computer oppure cancellare l’applicazione comportava dover nuovamente ripopolare la propria lista contatti.

Cosa che rendeva la tetra minaccia dell’epoca meno grottesca e leggermente più credibile.

Dal 2016 in poi la bufala ha cercato, quantomeno, di riapparire in versioni limitate nel numero di errori, e con svariate giustificazioni per i disservizi che dovrebbero essere la prova dell’avvenuto cambiamento.

Infatti la bufala ha sempre il suo picco all’indomani di disturbi e disservizi sulla linea attribuiti alle cause più svariate, ma comunque legate alla necessità di ridurre il numero di utenti.

Nelle prime versioni si parlava di persone che creano troppi nomi utente, qui parliamo genericamente di uso eccessivo di nomi utente in generale: ma ricordiamo che WhatsApp è collegato al numero del cellulare.

Infatti, al pari di Skype attualmente, MSN Messenger funzionava collegando un nome utente ad un indirizzo email, sovente quello fornito da Microsoft stessa mediante il servizio Hotmail.

Una bufala antichissima è stata così nuovamente resuscitata, malamente cercando di combinarla all’equivalente moderno dell’allora ubiquitario MSN Messenger: non già il suo successore Skype, ma il più diffuso WhatsApp.

Andando infatti sul sito dell’applicazione, come indicato dalla bufala stessa, non troverete nessuna delle minacce ivi riportate. Whatsapp è gratuito, non richiede la registrazione di un nome utente o una email (essendo collegato ad un numero di telefono) e non c’è alcun rischio di esaurimento degli account.

Ed anche se fosse possibile evitare tali conseguenze con una catena di S. Antonio, WhatsApp non ha strumenti per verificare il numero di messaggi da voi mandati, o il loro contenuto, e non riusciamo a capire come il misterioso Pulyani abbia perso la sua qualifica in favore di Balsamic nel corso della stesura dell’attuale versione della bufala…

Avviso finale: WhatsApp Messenger a pagamento!