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Allerta sul rischio informatico. L’opportunità cybersecurity

Il settore della sicurezza IT è destinato a crescere e le società meglio posizionate per sfruttare questa espansione potrebbero portare rendimenti molto attraenti per gli investitori
Gli attacchi informatici rappresentano in prospettiva dei pericoli per la stabilità finanziaria mondiale, così come una diffusione non controllata della cosiddetta “criptoattività”. È l’allarme lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in un discorso in cui ha comunque voluto sottolineare i vantaggi dello sviluppo del Fintech a sostegno del canale bancario. Secondo Visco la trasformazione digitale nel sistema dei pagamenti sta ponendo nuove sfide, e all’introduzione di nuove tecnologie vanno affiancati i necessari controlli. Visco ha comunque ricordato che, rispetto agli attacchi informatici e alla diffusione non controllata di criptovalute, c’è l’impegno delle banche centrali accanto a quello degli operatori e delle altre autorità. Quelle del settore finanziario non sono però le uniche infrastrutture vulnerabili: con l’attuale pervasività del digitale di fatto ogni settore economico è esposto al rischio informatico.

Yves Kramer, senior investment manager del Pictet-Security fund
Questa situazione offre ottime opportunità di investimento nei titoli della cybersecurity. “Per il prossimo futuro il segmento della cybersecurity dovrebbe continuare a essere sostenuto sia dall’innovazione tecnologica sia dalla regolamentazione”, osserva Yves Kramer, senior investment manager del Pictet-Security fund. Kramer spiega che le società del settore stanno investendo molto in innovazione, “per esempio utilizzando una nuova generazione di software di sicurezza informatica per passare dalla detection (cioè dall’individuazione delle minacce informatiche, ndr) alla prevenzione. La penetrazione della nuova Internet of things rappresenta un ulteriore fattore da valutare, perché gli svariati miliardi di dispositivi connessi (probabilmente saranno più di 50 miliardi entro il 2020, ndr) hanno bisogno di essere messi in sicurezza”. Non solo: c’è anche la regolamentazione a offrire un’accelerazione al settore. “Vediamo chiaramente che i governi in tutto il mondo si muovono verso l’adozione di nuove norme che promuovono un livello più elevato di protezione dei dati che dovrebbe ulteriormente spingere la spesa in sicurezza informatica”, chiarisce Kramer. Il settore quindi crescerà, e le società meglio posizionate per sfruttare questa espansione “potrebbero portare rendimenti molto attraenti per gli investitori”. In precedenza, in un report Kramer aveva sottolineato che il settore della sicurezza in generale sta sovraperformando il mercato, trainato in particolare dalla cybersecurity, dove buone performance sono state messe a segno da Palo Alto Networks e Fortinet.

Henk Grootveld, head trends investing di Robeco
Anche Henk Grootveld, head trends investing di Robeco, sostiene che “la continua gara a rincorrersi tra gli hacker e i soggetti impegnati nella protezione, combinata con le nuove regole, induce le società a investire in sicurezza informatica. L’incidenza e la serietà degli attacchi informatici hanno subìto un accelerazione nell’ultimo paio d’anni, e la reazione è stato un aumento della sicurezza informatica da parte di governi, imprese e privati”. L’esperto non si aspetta una decelerazione nella spesa per cybersecurity, e obietta anzi “che la crescita possa accelerare, date le minacce sempre più complesse poste da hacker professionisti e non da sprovveduti, l’applicazione di normative come il Gdpr, che sanzionano pesantemente chi si fa hackerare, e la diffusione dell’Internet of things”, aggiunge Grootveld, affermando che anche se la crescita dovesse continuare a questi ritmi, senza accelerare come si aspetta, offrirebbe comunque ottimi ritorni sui titoli azionari del settore.

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